mercoledì 15 ottobre 2014

Il “lavoro di cittadinanza”

di Angelo Romano
E’ intollerabile che cittadini italiani debbano annegare nel mare della disperazione senza vie d’uscita e nell’indifferenza dello Stato, ossia della comunità nazionale, che debbano, adulti o giovani che siano, dolorosamente porsi a carico dei genitori, dei nonni o dei parenti più stretti, che siano costretti ad accodarsi, in file che si allungano ogni giorno di più, davanti alle mense della Caritas o a frugare nei cassoni dell’immondizia, senza che lo Stato senta il dovere di farsene carico, che debbano essere costretti a scegliere la strada amara dell’emigrazione, a sognare di essere cittadini di un'altra nazione, di un altro Stato. Gli 80 euro di Renzi dovevano servire ad alleviare questo stato di cose, a restituire un minimo di dignità di cittadinanza a chi la ha perduta o la sta perdendo e non ad elargire una regalia elettorale che certamente non rilancerà i consumi. Anche il miraggio del reddito di cittadinanza, sbandierato da Grillo, è in sostanza una regalia senza corrispettivo a carico dei contribuenti. E’ tempo di intervenire, cominciando a dare un minimo di sostanza attuativa al primo articolo della Costituzione ed offrendo, nel contempo, a tutti i cittadini la concreta possibilità di non perdere speranza e dignità. Così agisce un Paese civile. Per questo il seguente progetto di istituzione del “volontariato sociale”, sotto forma di proposta di legge urgente, nelle more della messa a punto e adozione di un complessivo “Statuto del cittadino”. “Ogni cittadino italiano, abile al lavoro e privo di occupazione e di reddito, ha il diritto, se lo richiede, di svolgere, in qualità di volontario sociale, lavori di pubblica utilità. Tali attività, in deroga alle norme sul lavoro, si configurano come attività di volontariato sociale ed hanno lo scopo di tutelare la dignità di cittadinanza e di prevenire il disagio sociale da inattività forzata. A nessuna condizione, neanche di continuità temporale o specificità professionale, costituiscono titolo o presupposto per un rapporto di lavoro, stabile o temporaneo, con la pubblica amministrazione, né danno luogo a diritti previdenziali ad esclusione della copertura assicurativa contro gli infortuni a carico dello stato a massimali predeterminati. Il compenso su base giornaliera e per un massimo di 300 giornate annue è parametrato al valore minimo delle pensioni sociali ed è esente da prelievo fiscale, esso è determinato per legge e viene erogato tramite la corresponsione di speciali buoni di acquisto o accreditato su apposite carte di credito ricaricabili. La pubblica amministrazione, d’intesa con gli enti locali, elabora piani annuali per i lavori di pubblica utilità volti alla manutenzione ed alla valorizzazione del patrimonio pubblico ed all’erogazione di servizi ai cittadini avendo cura di capillarizzare gli interventi sul territorio. Nel caso di luoghi di intervento particolarmente decentrati l’amministrazione provvede al trasporto o all’erogazione di appositi titoli di viaggio sui mezzi pubblici. Provvede anche a dotare ogni cantiere degli attrezzi e dei materiali necessari ed a nominare uno o più responsabili di cantiere in funzione della loro ampiezza e della complessità delle opere, scelti tra i dipendenti pubblici. Questi rispondono del buon uso dei materiali e delle attrezzature, della qualità delle opere, del rispetto dei cronoprogrammi e possono, in caso di necessità, emanare provvedimenti di sospensione temporanea dei volontari dalle attività. Il Genio civile, il Genio militare, il Corpo Forestale dello Stato, le Soprintendenze, i Servizi sociali o gli Uffici tecnici degli Enti locali, stilano i progetti di dettaglio che rientrano nelle loro sfere di competenza e supervisionano le attività e l’operato dei responsabili. Ogni progetto portato a compimento nei tempi previsti e con la qualità richiesta, come certificato dall’Ente supervisore, determina il riconoscimento di un punto in capo a ciascun volontario sociale che vi ha partecipato senza incorrere in sospensioni. Analogamente per ogni anno di servizio volontario prestato senza provvedimenti di sospensione. Tale punteggio ha validità nei concorsi della pubblica amministrazione. La citata legge di determinazione del compenso regolamenta in dettaglio il volontariato sociale”. Il finanziamento necessario stimato è di 4,5 miliardi l’anno per milione di volontari (di cui 4 md per compensi). Le coperture possono provenire dalla revisione di spesa a carico dello Stato per la cassa integrazione (attualmente 1,6 miliardi), da apposito vincolo di destinazione sui ricavi da concessioni di beni pubblici (1,8 miliardi), dai risparmi di spesa relativamente alle manutenzioni del patrimonio pubblico, al minor costo di alcuni compiti della protezione civile e di salvaguardia ambientale, dai risparmi di spesa relativi ad alcuni servizi ai cittadini, dal maggior gettito del patrimonio valorizzato messo a reddito e dal suo correlato incremento di valore in caso di dismissione programmata.

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